SCHERMA O BASKET, RAGAZZI DOWN OK.
Essere differenti è normale, anche nello sport: lo slogan, che esprime il sogno di integrazione delle 40 mila persone in Italia affette da sindrome di Down, è stato scelto per promuovere la campagna 2011 di Fisdir (Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva e Relazionale) e Coordown (Coordinamento persone affette da sindrome di Down) per l' avvicinamento allo sport di chi è nato con un ritardo mentale spesso considerato anche fisico.
Il vademecum, presentato per la Giornata Mondiale per le persone affette dalla sindrome, incoraggia sia chi ha un figlio Down che le realtà sportive, che spesso, con la complicità dei medici, frenano i ragazzi con atteggiamenti iperprotettivi «In Italia sono circa 11 mila quelli che fanno sport a livello non agonistico - spiega Carlo Tiano, vice coordinatore nazionale Coordown - e in Italia siamo talmente all' avanguardia che in Friuli abbiamo il primo insegnante di scherma specializzato e a Terni una squadra di basket con un giocatore Down» - (s. f.)
Fonte: Repubblica 5 aprile 2011