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La Svezia è stata uno dei pochi paesi che ha deciso di tenere aperte le scuole materne (generalmente per bambini da 1 a 6 anni di età) e le scuole (con bambini da 7 a 16 anni), a differenza di molti altriche hanno scelto di chiuderle nel tentativo di limitare la diffusione della sindrome respiratoria acuta grave da coronavirus (SARS-CoV-2). Nella primavera del 2020 il distanziamento sociale era stato incoraggiato in Svezia, ma non l’indossare maschere per il viso. In questo studio sono presentati i dati svedesi sul Covid-19 tra i bambini da 1 a 16 anni di età e i loro insegnanti. Sono stati seguiti tutti i bambini che sono stati ammessi in un'unità di terapia intensiva tra il 1 marzo e il 30 giugno 2020 (la scuola è finita intorno al 10 giugno) con Covid-19 verificato in laboratorio o clinicamente verificato, compresi i pazienti che sono stati ammessi per la sindrome infiammatoria multisistemica nei bambini (MIS-C, che è probabile che sia legata al Covid-19).

Il numero di decessi per qualsiasi causa tra i 1.951.905 bambini in Svezia (al 31 dicembre 2019) che avevano da 1 a 16 anni di età è stato di 65 durante il periodo pre-Covid-19 (novembre 2019 -  febbraio 2020) e 69 durante 4 mesi di esposizione a Covid-19 (da marzo a giugno 2020).  Da marzo a giugno 2020, un totale di 15 bambini con Covid-19 (compresi quelli con MIS-C) sono stati ricoverati in un'unità di terapia intensiva (0,77 per 100.000 bambini in questo gruppo di età), 4 dei quali avevano da 1 a 6 anni di età (0,54 per 100.000) e 11 dei quali avevano da 7 a 16 anni di età (0,90 per 100.000). Quattro dei bambini avevano una condizione cronica coesistente sottostante (cancro in 2, malattia renale cronica in 1, e malattia ematologica in 1). Nessun bambino con Covid-19 è morto.

I dati dell'Agenzia per la salute pubblica svedese hanno mostrato che meno di 10 insegnati di bambini in età prescolare e 20 insegnanti di scuola hanno ricevuto cure intensive per Covid-19 fino al 30 giugno 2020 (20 per 103.596 insegnanti, pari a 19 per 100.000).  Rispetto ad altre occupazioni (esclusi gli operatori sanitari), questo corrispondeva a rischi relativi aggiustati per sesso ed età di 1,10 tra gli insegnanti di scuola materna e 0,43 tra gli insegnanti di scuola.

Anche se il presente studio aveva alcune limitazioni, quali la mancanza di dati sulla trasmissione domestica del Covid-19 dagli scolari, e l’ampiezza degli intervalli di confidenza al 95% per i risultati trovati. Nonostante la Svezia abbia tenuto aperte scuole e asili, si è evidenziata una bassa incidenza di Covid-19 grave tra gli scolari e i bambini in età prescolare durante la pandemia di SARS-CoV-2. Tra i 1,95 milioni di bambini che erano 1 a 16 anni di età, 15 bambini avevano Covid-19, MIS-C, o entrambe le condizioni e sono stati ricoverati in una terapia intensiva, che è pari a 1 bambino in 130.000.

Da ultimo questi dati fanno riferimento alle varianti circolanti in quel periodo, e non può quindi automaticamente estendersi alla presenza e diffusione della attuali varianti.

 

Pier Luigi Tucci

 

Open Schools, Covid-19, and Child and Teacher Morbidity in Sweden

Jonas F. Ludvigsson, M.D., Ph.D, et al.

DOI: 10.1056/NEJMc2026670  n engl j med 384;7 nejm.orgFebruary 18, 2021