da Repubblica del 3 marzo 2011
Negli ultimi dieci anni , secondo un'indagine Istat, l'impegno che l’uomo italiano riversa nei lavori domestici è quasi raddoppiato. Moltissimo resta da fare e la disoccupazione femminile certo non aiuta, ma l'evoluzione pian piano si fa strada. Se negli anni Novanta l'80,4 per cento del lavoro familiare era svolto dalle donne, ora la quota si ferma al 71,5. Un po' meglio al Nord (69,9 per cento) un po' peggio al Sud (74,8).
Lei resta il cuore dell'organizzazione, ma lui trova ormai naturale arrivare a casa con la spesa fatta e risistemare divani e poltrone piuttosto che sprofondarci dentro.
Il lavoro casalingo sta cambiando: quasi la metà degli uomini con moglie lavoratrice cucina, un terzo pulisce e fa la spesa. Anche la pubblicità comincia a tenerne conto, modificando - quando si tratta di lanciare un detersivo - ruoli e mansioni del quadretto familiare. La condivisione totale è ancora lontana: le donne, secondo un'indagine Isfol dedicano alla casa 2 ore e 23 minuti al giorno, gli uomini cinquanta minuti. E quando si tratta di aprire l'asse da stiro la «condivisione dei ruoli» svanisce come neve al sole: evoluto quanto vuoi, ma solo l'1,1 per cento degli uomini affronta l'ardua battaglia con il ferro a vapore. Stessa fuga davanti al cambio di stagione degli armadi.
I tempi sono in via di maturazione, soprattutto nelle coppie più giovani e con i più elevati titoli di studio dove il lavoro delle donne è un diritto che nessuno mette in discussione e la precarietà e scarsità di reddito rendono indispensabile la doppia entrata. Secondo l'ultimo rapporto Eurispes, infatti, l'84,6 per cento degli uomini laureati considera il cucinare un'attività del tutto normale, ma la percentuale scende al 7,7 se la risposta è data da mariti e compagni con la sola licenza elementare . Gli stessi che ritengono davvero «inopportuno» stirare (46 per cento) e solo «a volte necessario» stare con i figli (54 per cento circa).
Certo, oltre la metà degli uomini italiani resta fortemente convinto che in fondo «i lavori domestici siano più adatti alle donne che agli uomini» e quando si tratta di dare una mano in casa non va oltre alla gestione delle bollette, alle piccole riparazioni e al lancio del sacchetto dell'immondizia nel cassonetto.
Piace anche la spesa al supermercato, che ricorda l'ancestrale ruolo del procacciare il cibo, e - sarà la fame- lo stendere la tovaglia per il pranzo ( lo fa «frequentemente» il 53 per cento degli uomini).
(Luisa Grion)
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