di Pier Luigi Tucci
Rispondendo ad una nota del 7 giugno 2015 del Ministero della Salute, che aveva chiesto al Coni di distinguere nell'ambito dell'attività non agonistica, tra chi fa attività sportiva regolamentata e dovrebbe produrre certificato ed ECG, chi fa attività che "non comporta impegno fisico" e chi fa attività "non sportiva", il Coni ha emanato il 10 giugno 2016 una circolare le cui indicazioni sono state accettate e fatte proprie dal Ministero della Salute.
La circolare spiega che i tesserati per società sportive che svolgono attività sportive regolamentate organizzate dal Coni, con età minima e massima indicate nel regolamento della federazione d'appartenenza, devono produrre certificato medico di idoneità sportiva non agonistica ed ECG secondo le linee guida di cui al decreto 8 agosto 2014.
Invece "non sono tenuti alla certificazione sanitaria ma si raccomanda un controllo medico" i tesserati che svolgono attività sportive che non comportano impegno fisico e che sono caratterizzate dall’assenza o dal ridotto impegno cardiovascolare . Queste attività sono tiro a segno, tiro a volo, tiro con l’arco, tiro dinamico sportivo, biliardo sportivo, bocce, bowling, bridge, dama, sport tradizionali regolamentati da Figest, golf, pesca sportiva, scacchi e curling, aeromodellismo, competizioni tra cani.
Non sono obbligate ad alcuna certificazione sanitaria le persone che pur tesserate Coni sono state dichiarate non praticanti alcuna disciplina sportiva (gli accompagnatori ad esempio, non citati).
L'attività agonistica, votata alla miglior prestazione, resta certificata dal medico sportivo con disciplina fissata con precedente decreto dell'82.