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Teresa CazzatoA cura di Teresa Cazzato

Il matrimonio forzato è quello in cui una o entrambe le persone coinvolte si uniscono contro la propria volontà. Secondo l’articolo 16 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: “Il matrimonio potrà essere concluso solo con il libero e pieno consenso dei futuri sposi”. Il matrimonio imposto si realizza non in modo isolato ma è frutto di una violenza all’interno della quale sono coinvolte anche le famiglie dove vi sono limitazioni della libertà femminile. Le cause del fenomeno sono una combinazione di diversi fattori tra i quali norme sociali radicate, povertà, diseguaglianza di genere, ecc. Il problema non è racchiuso all’interno dei paesi del terzo mondo; in conseguenza dei flussi migratori è diventato un fenomeno globale e coinvolge anche l’Europa e l’Italia.

Secondo l’OMS i matrimoni di minori hanno raggiunto ormai cifre da capogiro: 14,2 milioni ogni anno. Degli oltre 140 milioni bambini vittime di matrimoni precoci, 50 milioni hanno meno di 15 anni. Leggi tutto.
Tutto ciò ha conseguenze gravi sulla salute legate soprattutto alla gravidanza ed al parto perché sono la causa principale di morte per le ragazze dai 15 ai 19 anni. Sul totale di 16 milioni di ragazze e adolescenti che partoriscono ogni anno circa 50.000 muoiono. Inoltre il rischio di morti neonatali e casi di feti nati morti sono 50% più probabili per le madri al di sotto dei 20 anni.
Bisogna lavorare molto a livello istituzionale, politico, legislativo e sociale perché il matrimonio precoce è una violazione dei diritti umani terribile che nega il diritto all’infanzia e all’adolescenza, all’istruzione, all’emancipazione, all’indipendenza economica e sociale, oltre al riconoscimento dell’identità della persona.