Applicazioni sanitarie per dispositivi mobili: necessità di approfondimento per i professionisti sanitari
Di Cristina Tischer
Il termine applicazione è usato per indicare programmi (software) per computer. Tradizionalmente le applicazioni sono state progettate per svolgere attività estese e intensive, come gestire contabilità o elaborare testi. Più di recente il termine applicazione è utilizzato per indicare specificamente un programma destinato a essere usato da dispositivi mobili connessi al web come i cellulari di ultima generazione (Smartphone, Iphone, Ipad) o le PC-tavolette (Tablet) ed incentrato su una singola attività.
Le applicazioni per dispositivi mobili sono installate come icone di collegamento alla rete telematica (browser-web): l’esecuzione del programma applicativo sul dispositivo mobile non interferisce con altre attività del dispositivo dando all’utilizzatore una maggior garanzia di protezione da minacce telematiche (virus, malware e spyware).
Le applicazioni per dispositivi mobili si scaricano velocemente dal browser-web e prevedono un aggiornamento automatico: l’utilizzatore usa sempre la versione più aggiornata, con tutte le funzioni e i miglioramenti più recenti, senza necessità di verificare ogni volta se siano disponibili aggiornamenti (up-grade).
Un’applicazione può essere concepita in diversi modi e per differenti finalità, come un catalogo on-line, un sistema di localizzazione, un gioco, un blog, un sistema di comunicazione oppure una vetrina della propria attività. Anche in ambito sanitario esiste un numeroso gruppo di applicazioni progettate per essere usate da pazienti o da medici.
Esempi di applicazioni per pazienti: controllo parametri del corpo (misurazione della frequenza cardiaca o respiratoria), dieta personalizzata (composizione degli elementi costituenti i cibi, calcolo calorico delle porzioni di alimenti), attività fisica (conta passi, esercizi di stretching e di yoga), individuazione ospedali o farmacie (percorso verso il luogo più vicino rispetto alla propria localizzazione).
Esempi di applicazioni per medici: prontuario farmaci (nome commerciale, costo, dosaggio, posologia, controindicazioni, effetti collaterali), atlanti di anatomia, semeiotica e patologia umana (immagini digitali), sussidi diagnostici (interpretazione valori di laboratorio o tracciati elettrocardiografici), calcoli di rischio e algoritmi decisionali, aggiornamenti di settore, test di auto-apprendimento.
L’utilizzo e la richiesta di un sempre maggior numero di applicazioni sanitarie, sia gratuite che a pagamento, fa ritenere che questa modalità di interazione telematica possa realmente divenire una fonte conoscitiva in grado di migliorare la salute dei pazienti e la qualità dell’attività professionale dei medici.
Tuttavia l’offerta delle applicazioni sanitarie aumentando esponenzialmente in tutto il mondo, con una crescita difficile da monitorare, impone ai professionisti sanitari una maggior conoscenza di quali caratteristiche debbano avere le applicazioni per poter essere effettivamente utili nella pratica quotidiana e per poter essere consigliate ai propri pazienti. E’ pertanto auspicabile un approfondimento della materia che consenta al professionista medico di approfondire la conoscenza sugli aspetti informatici delle applicazioni (compatibilità con i principali sistemi operativi mobili, facilità di utilizzo, grado di innovazione) e sugli indispensabili aspetti scientifici (sintonia con le necessità del professionista e del paziente, completezza di informazioni, attendibilità delle fonti scientifiche).