Di Teresa Cazzato
Puntualmente, come ogni stagione invernale, è arrivata l’influenza senza fare nessuna proroga o sconto. Ogni giorno aumenta il numero di persone che si ammala fino ad arrivare al picco nelle prossime settimane. Naturalmente chi si ammala maggiormente sono i bambini sotto i cinque anni in quanto più esposti, mentre altre categorie a rischio sono gli anziani, le donne in gravidanza e i malati cronici. Gli esperti confermano che il virus che sta circolando maggiormente è di tipo A H1N1, quello che causò la pandemia del 2009, la cosiddetta Suina.
Se i bambini sono i più colpiti, gli adulti lo sono meno perché hanno avuto contatti con virus simili negli ultimi decenni e sono parzialmente protetti. Ci sono casi di estrema gravità ricoverati in terapia intensiva ed alcuni decessi sia tra i bambini che tra gli anziani o malati cronici. Quest’anno, la vaccinazione antinfluenzale che è lo strumento di prevenzione più efficace e strategico per tutte le categorie a rischio è stata disattesa, registrando un calo di tre milioni di dosi rispetto all’anno precedente come scrivono alcune fonti. La minore adesione alla vaccinazione antinfluenzale probabilmente è imputabile ad un “incidente di percorso”. Si sono cioè verificati dei decessi messi in relazione erroneamente con l’inoculazione del vaccino antinfluenzale. Sappiamo bene invece che i vaccini antinfluenzali sono considerati sicuri in quanto sottoposti a controlli di qualità predefiniti a livello internazionale. Per questo siamo passati ad una situazione di affollamento negli studi medici, pediatrici e pronto soccorso con relativo aumento dei ricoveri ospedalieri. Riflettendo su questi accaduti recenti cosa ci insegna e quindi cosa possiamo imparare? Che le strategie non sono mai sufficientemente provate e quindi rispetto ad un’ipotesi di fallimento si sarebbero forse dovute utilizzare soluzioni alternative. Non dobbiamo dimenticare che gli organi di stampa, i media, fanno da cassa di risonanza nel bene e nel male con le relative conseguenze.
http://www.repubblica.it/salute/medicina/2015/01/21/news/tre_milioni_di_vaccini_in_meno-105451697/
http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=25427