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Quando noi pediatri, su indicazione dell’allora Presidente nazionale FIMP Dr. Pier Luigi Tucci, chiedemmo alla Commissione nazionale vaccini di sospendere  l’uso del vaccino vivo attenuato  (Sabin) contro la Polio, la motivazione principale era che, vista l’assenza di casi di polio in Italia, era inutile continuare a rischiare di avere le ,pur rare, paralisi da vaccino e che era sufficiente passare al vaccino Salk che consideravamo meno efficace ma più sicuro. Ora la lettura di questo articolo mette in evidenza altre motivazioni che vanno considerate non solo nei paesi ove la polio non c’è più ma anche e soprattutto nei paesi ove esiste ancora.

L'articolo infatti fornisce un’analisi approfondita degli errori compiuti dalla Global Polio Eradication Initiative, evidenziando due punti chiave. Innanzitutto, l'errore nella comprensione della modalità di trasmissione predominante della polio, che si riteneva fosse prevalentemente oro-fecale  nei paesi a basso reddito, mentre nuove evidenze suggeriscono che la trasmissione respiratoria potrebbe essere predominante.  Basti pensare che si è visto che R0= di Polio è di 45 contro il valore di R0 30 del morbillo che era considerato il più contagioso. Questa scoperta porta a una rivalutazione dell'approccio adottato, soprattutto in zone in cui la prevalenza di polio è alta, rendendo potenzialmente più efficaci i vaccini inattivati (come il Salk) che inducono una maggiore immunità respiratoria.

In secondo luogo, viene criticata la decisione di continuare a utilizzare vaccini vivi attenuati (come il Sabin) oltre il loro periodo di utilità, contribuendo a casi di polio associata al vaccino (VAPP) e a focolai di polio derivati dal vaccino (cVDPV). Questo errore evidenzia la necessità di una transizione tempestiva verso vaccini inattivati per evitare complicazioni. L'uso prolungato dei vaccini Sabin nei contesti in cui la polio non è più presente, come in Italia, ha portato a considerazioni simili di sicurezza: il rischio delle paralisi da vaccino era già stato giudicato inaccettabile nel contesto italiano, portando alla proposta di utilizzare il vaccino Salk.

L'articolo aggiunge ulteriori motivazioni per preferire il vaccino inattivato: oltre al rischio di paralisi vaccinale, emerge la necessità di immunità faringea per la trasmissione respiratoria

 

Giovani Vitali Rosati 

Polio eradication: 25 years overdue, US$25 billion overrun

Hirschhorn, Norbert et al.

https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(24)01913-5/fulltext