L’uso del ciucco nei primi giorni di vita ed oltre è (ed è stato) uno dei temi più dibattuti nell’ambito pediatrico che ha messo a confronto mamme, nonne, pediatri, neonatologi e odontoiatri, con opinioni controverse, contrarie e disparate. Croce e delizia dei genitori. Molte volte usarlo può essere una soluzione istintiva per consolare e soddisfare il naturale bisogno di succhiare del bambino. Infatti la suzione è un meccanismo innato presente nel bambino ancora prima della nascita, già durante la gravidanza, e che permette al neonato di nutrirsi dal seno materno.
Una domanda frequente, soprattutto alla prima visita, è: usarlo subito sin dai primi giorni di vita oppure una volta che l’allattamento sia stato avviato per non influenzarne l’avvio o la durata?
Da studi recenti comprese metanalisi e Cochrane* l’utilizzo del ciuccio nei primi giorni di vita può essere consentito e non sembra influire sui tassi di allattamento, parziale o esclusivo, nei primi 6 mesi di vita. La stessa Baby-Friendly Hospital che ne proibiva l’uso, grazie a questi studi ora raccomanda di descrivere ai neo-genitori i suoi vantaggi. Non sembra esserci, quindi, alcun motivo per limitare l’uso del ciuccio nei neonati a termine in quanto tale pratica non è associata ad una riduzione del successo o della durata dell’allattamento. Nei neonati pretermine la decisione di offrire il ciuccio durante il ricovero ospedaliero può essere anzi incoraggiata, in quanto può associarsi ad una riduzione della durata della degenza e ad una riduzione dei tempi di divezzamento del sondino intragastrico.
Teresa Cazzato – Pediatra-Taranto
*Pacifier use and breastfeeding in term and preterm new-borns. A systematic review and meta-analysis.
Tolppola O, et al.
Eur J Pediatr 2022;181:3421-8. doi: 10.1007/s00431-022-04559-9.