a cura di Teresa Cazzato
La famosa frase di Socrate: “Bisogna mangiare per vivere, non vivere per mangiare” è sicuramente non condivisa dagli adolescenti con Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA). La prevalenza di questo tipo di disturbi è concentrata maggiormente nella fascia degli adolescenti (soprattutto di sesso femminile).Soffrono di un disturbo connesso con l’alimentazione il 10% circa degli adolescenti. L’argomento di recente e’ stato affrontato anche dalle nuove Linee Guida pubblicate a settembre 2016 dall’AAP (American Academy of Pediatrics)
I DCA, Disturbi del Comportamento Alimentare, sono così ripartiti:
- Anoressia Nervosa
- Bulimia nervosa
- Disturbi del Comportamento Alimentare Non Altrimenti Specificati (NAS)
- Disturbo da Alimentazione Incontrollata (Binge Eating Disorder)
Diagnosticare tali disturbi non è semplice
e nella maggior parte dei casi si arriva ad una diagnosi in fase avanzata; le cause scatenanti sono molteplici e per questo motivo sono difficili da trattare e da risolvere. I fattori di rischio possono essere: eventi avversi o traumatici, scarsa autostima o tendenza al perfezionismo, patologie croniche pediatriche e difficoltà alimentari già durante l’infanzia, percezione distorta o insoddisfazione della propria immagine corporea, familiarità per disturbi psichiatrici.
Bisogna quindi attuare delle strategie di prevenzione come ad esempio: seguire un percorso di miglioramento dell’autostima, realizzare programmi psicologici ed educativi sul doppio fronte nutrizionale e dell’attività fisica, programmi educativi mirate ad ostacolare la tendenza della società all’elogio della magrezza cercando soprattutto di mettere in risalto un’immagine del proprio corpo in linea con un buono stato fisico e mentale.
Gli interventi, secondo la maggior parte degli studi, hanno evidenziato l’utilità di interventi mirati a sviluppare la discussione e un maggior senso critico rispetto ai messaggi che passano attraverso i mezzi di comunicazione di massa.
Di recente sono state pubblicate le nuove Linee Guida dell’AAP (American Academy of Pediatrics), secondo il team di esperti, l’approccio più corretto in caso di DCA tra gli adolescenti è quello di cercare di deviare l’attenzione dei teenagers rispetto al peso oppure sulla dieta, stimolando il cambiamento verso un corretto e salutare stile di vita (dieta deriva dal greco δίαιτα, dìaita, metodo o appunto stile di vita). Per approfondire l’argomento consultare le nuove linee guida pubblicate su Pediatrics. Questi messaggi dovrebbero essere adottati dai pediatri durante le visite ambulatoriali e affrontare insieme ai pazienti, i genitori e laddove verificato un disturbo del comportamento alimentare, anche con un team di esperti e attuati con le giuste modifiche all’approccio e alla gestione del problema.
http://pediatrics.aappublications.org/content/early/2016/08/18/peds.2016-1649
http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=42486