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Storia di Luigi, che studia e combatte.
Il primo ragazzo down in Erasmus.

Luigi studia. Prende un 26 e fa i salti di gioia. Un ostacolo in meno verso la laurea. Luigi vive con altri ragazzi in un appartamento a Bologna.

Fa la vita del fuorisede: feste e piatti da lavare. Luigi prende la valigia, e se ne va in Erasmus: destinazione Spagna. Affronta libri in una lingua che non è la sua, tutto intorno è un mondo apparentemente in salita. Tutto normale, Luigi "non è un ragazzo eccezionale". No, ma detiene un primato. E' tutto difficile, ma lottando so quello che voglio".

Già, una laurea e chissà cos'altro sono i sogni nel cassetto di Luigi Fantinelli, studente di Scienze della Formazione, il primo ragazzo down in Italia a partire in Erasmus, alla volta dell'Europa. Un momento importante per ogni giovane, alla scoperta di ciò che non si conosce, di ciò che attrae. Un viaggio che Luigi ha voluto affrontare. "E' come se avesse già preso dieci lauree", spiegano i suoi parenti.
La sua storia, così straordinaria, è raccontata da un documentario firmato da Susana Pilgrim. Sullo schermo scorrono i volti degli amici di Luigi, i compagni di festicciole e chi ha sudato con lui sui libri, ma anche degli educatori che hanno avuto la fortuna di conoscere questo giovane guerriero. Sì, perché, ribadisce Luigi, "lottando so quello che voglio". Una sfida che Luigi vince giorno dopo giorno. "Ci provo", dice lui - e "Ci provo" è anche il titolo del documentario - ma la sensazione è che spesso "ci riesca".
Tanti i successi che questo 22enne può vantare. Nell'ottobre 2009 Luigi è partito per Murcia col progetto Erasmus, e nei 10 mesi seguenti ha portato avanti un percorso di autonomia e indipendenza dalla famiglia rimasta in Italia. A Bologna, da novembre 2010, vive infatti con altri tre studenti (fra cui Tommaso, un altro ragazzo con sindrome di Down) in un appartamento gestito dall'associazione Vai (Verso una vita autonoma e indipendente).
"Casa Vai" è un progetto che vuole abbattere gli ostacoli della discriminazione. "Qui convivono ragazzi con disabilità e non- spiega Michele, uno degli studenti della casa- siamo in quattro a dividere l'appartamento, Luigi è uno dei due ragazzi con sindrome di Down che abitano qui. Altri due studenti vengono a trovarci tutti i giorni e insieme a Tommaso e Luigi facciamo attività ricreative che portino all'integrazione di questi due ragazzi".
(Micol Lavinia Lundari )

 

Fonte: Repubblica 28 aprile 2011