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Giuseppe Ragnateladi Giuseppe Ragnatela
Oltre un quinto dei bambini (23%) in Italia non svolge regolarmente attività motorie nel tempo libero e circa un minore su dieci non le pratica neppure in ambito scolastico (11%), per mancanza di spazi attrezzati o perché non previste nel programma scolastico. Tre ragazzi su cinque trascorrono il proprio tempo libero al chiuso, in casa, propria o di amici. Un ragazzo su cinque passa da una a due ore al giorno giocando con i videogame.

Nei giorni scorsi è stata pubblicata la ricerca

Lo stile di vita dei bambini e dei ragazzi italiani ed.2016“ realizzata da IPSOS1 per l’organizzazione ” Save the Children”  e il Gruppo Mondelēz in Italia.

Il tempo libero dei ragazzi e delle famiglie: più tempo davanti ai videogame che con i genitori, cena in famiglia ma spesso col televisore acceso.

Fortemente limitato è il tempo libero che i figli trascorrono con i propri genitori al di là dei pasti e senza guardare la tv: per il 36% dei ragazzi è meno di un’ora al giorno durante i giorni feriali . La cena rimane un forte momento di aggregazione : l’84% dei ragazzi intervistati dichiara di cenare sempre o quasi sempre  in famiglia mentre solo  il 48% pranza abitualmente a casa con i genitori. Il 38% degli intervistati pranza o cena davanti alla TV : nel 52% dei casi i genitori non dicono nulla, nel 41% dei casi i genitori  borbottano ma si rassegnano, mentre nel  7% i ragazzi guardano la TV a pranzo o a cena e i genitori non sono presenti. Le famiglie trascorrono il tempo libero insieme principalmente facendo passeggiate (52%), stando a casa (49%), al centro commerciale (46%) o visitando nonni e parenti (44%). Nel tempo libero passato senza i genitori i ragazzi preferiscono ascoltare musica (52%), leggere (40%) o praticare un hobby (25%). In base a quanto dichiarano i genitori, più di 6 ragazzi su 10 (63%)trascorrono il proprio tempo libero in casa  propria o di amici: nel 35% dei casi  perché gli adulti non hanno tempo di accompagnarli o supervisionarli fuori casa , nel 33% dei casi perché  non ci sono  spazi pubblici vicino a casa dove incontrare gli amici e nel 32% dei casi perché questi spazi, seppur esistenti, non sono ritenuti sufficientemente puliti o sicuri. Poco più della metà dei ragazzi ha nel proprio quartiere un giardino o un parco giochi (58% secondo i genitori, 55% secondo i ragazzi), il 28% ha una palestra  o una piazzetta senza macchine (valori su cui concordano sia genitori che ragazzi), o ancora una pista dove andare in bicicletta, sui pattini o fare skateboard (14%). I luoghi esistenti sono spesso in condizioni cattive o appena accettabili (lo dichiara ad esempio il 39% dei ragazzi e il 34% dei genitori in relazione ai parchi giochi o giardini presenti nel proprio quartiere). Per più di un ragazzo su 6 in Italia, non esiste alcuno spazio pubblico dove poter giocare, fare attività o incontrare amici (16%). I ragazzi passano molto del loro tempo davanti a uno schermo, tra Internet, videogame e TV. Un ragazzo su cinque (21%) dichiara di passare da una a due ore al giorno giocando con i videogame , mentre l’8% dedica addirittura più di due ore al giorno a quest’attività .  L’attenzione dei genitori rispetto alla frequenza e all’uso che i loro figli fanno di media e nuove tecnologie non è sufficiente: solo il 67% di loro controlla quanto tempo i figli passano davanti alla TV o giocando ai videogame e solo  il 68% dei genitori controlla per quanto tempo  usano  Internet e soprattutto cosa guardano/cercano  sulla rete.

Cosa sognano i ragazzi per il proprio quartiere ? In primo luogo vorrebbero piste ciclabili o spazi dove poter andare sui pattini o con lo skateboard (34% ) e poi parchi giochi immersi nel verde (31%), con alberi, panchine e prati. Vorrebbero inoltre dei luoghi di divertimento e aggregazione, come i cinema multisala (27%), e aree dove praticare attività sportive: piscine (25%),  campi da calcio (16%) e campi da basket (11%). Poco più di 1 su 6 sogna una piazzetta senza auto dove poter giocare e circolare liberamente , ma esiste un 14% che sogna un fast food e un 13% che vorrebbe un centro commerciale.

Ragazzi sedentari e che stanno poco all’aria aperta

Le attività motorie rivestono grande importanza per la quasi totalità dei genitori, che le ritengono indispensabili (51%) o importanti (44%) nella crescita dei loro figli. L’89% dei ragazzi svolge attività motorie nell’ambito scolastico e il 70% almeno due volte a settimana. Scende al 77%  la percentuale dei ragazzi  che praticano qualche sport o attività motoria durante il tempo libero. Perchè il 23% dei ragazzi non svolge attività motorie al di fuori dell’ambito scolastico? Secondo i genitori perché le strutture sono lontane da casa (15%) o hanno orari incompatibili (15%) o non sono adeguate (3%), perché è impossibile accompagnare i ragazzini (12%), per  l’elevato costo delle strutture (22%), perché non piace al bambino(30%) o  il bambino non può per un problema fisico(3%). La sedentarietà è una condizione che riguarda moltissimi ragazzi. Il 28% cammina meno di 15 minuti al giorno il 35%  lo fa per meno di 30 minuti e solo il 3%  afferma di percorrere a piedi più di un’ora al giorno. Quasi due su cinque (38%) vanno a scuola o alle attività extrascolastiche accompagnati in macchina da un familiare   e gli altri si muovono utilizzando mezzi pubblici (16%), a piedi (30% ) o con la bicicletta (16%).Sono molti i ragazzi che non dedicano abbastanza tempo alle attività all’aria aperta. Solo il 14% di loro gioca o svolge attività all’aperto tutti i giorni e il 50% lo fa con frequenza settimanale. Eppure le attività motorie o ludiche all’aperto sono molto importanti per la socializzazione dei ragazzi: 9 su 10 dichiarano di aver sviluppato nuove amicizie proprio svolgendo queste attività.  Se il gioco e l’attività all’aria aperta sono sinonimo di aggregazione, in alcuni casi possono essere fonte di divisioni. Secondo il campione dei genitori, al 25% dei bambini è capitato di essere escluso o di assistere all’esclusione di un amico, mentre faceva attività fisica o giocava all’aperto e la metà di loro lo attribuisce alla scarsa competenza e capacità o alla differenza d’età. Emergono però anche altri motivi di discriminazione, come il sovrappeso o l’obesità (per il 16%), la disabilità o l’appartenenza etnica; riguardo a quest’ultima, è interessante notare come ad averne una percezione più acuta siano i genitori: ben il 18% dei genitori ritiene che il proprio figlio o qualcuno dei suoi amici abbia subito esclusioni per motivi etnici, a fronte della metà dei bambini (solo il 9% lo attribuisce a tale causa).

Regole alimentari: i genitori le conoscono ma non sempre le applicano

I genitori sono mediamente piuttosto attenti al tema dell’alimentazione dei propri figli . Il 46% di loro ritiene che i genitori di oggi pongano maggiore attenzione all’alimentazione dei ragazzi rispetto alla generazione dei loro genitori . In Italia, l’83% dei genitori dichiara di conoscere le regole di una corretta alimentazione per lo sviluppo dei loro figli , conoscenze apprese principalmente dai propri genitori (38%), leggendo e approfondendo in autonomia (36%) o facendo riferimento al pediatra di fiducia (25%). Oltre la metà dei genitori intervistati (53%) vorrebbe che fosse proprio il pediatra a fornire loro le informazioni necessarie ad una corretta pratica alimentare, seguito a ruota dagli insegnati (21%). Ma la conoscenza delle regole e l’attenzione alla tematica non si traducono sempre in un’applicazione costante nella vita quotidiana. Solo il 64% dei genitori dichiara di mettere in pratica sempre o il più spesso possibile le regole di una corretta alimentazione . Un ragazzo su 3 non mangia frutta e verdura almeno una volta al giorno  e uno su cinque salta spesso la prima colazione o non la fa mai (19%).

Divertirsi con gli amici all’aria aperta per essere felici

L’indagine analizza anche la sfera della felicità personale, sondando quali siano le attività e i momenti che rendono maggiormente felici i ragazzi e quale percezione ne abbiano i loro genitori. Dalle risposte dei bambini emerge che a renderli più felici siano le attività di gioco e socializzazione. Sul podio delle risposte più gettonate ci sono: uscire con gli amici (22%), giocare con loro all’aria aperta (17%) e praticare il proprio sport preferito (10%), ma anche giocare con mamma e papà (8%), farsi le coccole (8%) e uscire con loro (6%) sono tra le attività più amate. Permangono attività svolte al chiuso, come giocare in casa con gli amici (6%), essere lasciato tranquillo di fronte alla tv o a giocare con i videogiochi (8%). Nel confronto tra le risposte indicate dai bambini e la percezione dei genitori di cosa faccia felici i loro figli emerge che questi ultimi non siano pienamente consapevoli di quanto giocare con i genitori faccia felici i bambini (risposta scelta da solo il 4% dei genitori intervistati, pari alla metà rispetto ai ragazzi).

1 Ricerca effettuata da IPSOS per Save the Children e Gruppo Mondelēz in Italia presso un campione casuale nazionale rappresentativo dei bambini e ragazzi italiani di età compresa tra 6 e 17 anni e dei loro genitori secondo genere, età e area geografica di residenza dei ragazzi.  Sono state realizzate 700 interviste (su 3.536 contatti) dal 26 maggio al 13 giugno 2016.

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