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Teresa Cazzato

A cura di Teresa Cazzato

Negli anni ottanta pedagogisti americani come Mary Winn hanno definito i bambini di oggi, bambini senza infanzia, fenomeno che si è andato sempre più diffondendo ed è legato alla nostra società. In effetti la maggioranza dei bambini che vivono nel mondo occidentale, si dividono tra scuola, corsi di nuoto o altra attività sportiva, musica, compiti a casa, corsi di lingua straniera, e via dicendo rischiando di stressarsi e affaticarsi finanche a compromettere non solo la propria salute fisica e mentale ma anche lo stesso legame con i genitori.

Sembrano avere la vita già pianificata come avviene per gli adulti mentre dovrebbero trascorrere parte delle loro giornate dedicata al gioco ed allenare così la mente alla propria fantasia, alle proprie emozioni; lo stesso Freud affermava che per il bambino il gioco allevia le angosce dovute all’assenza della madre. E’ molto più comodo per i genitori avere un figlio impegnato per tutta la giornata nelle varie attività perché loro stessi sono presi dai loro impegni, sono troppo stanchi alla fine della giornata per giocare con loro. Spesso gli stessi genitori vogliono vivere un’opportunità che non hanno potuto avere nella loro infanzia e la pianificano per i propri figli. In questa maniera, stimolando eccessivamente i bambini e sovraccaricandoli di impegni non li rende certamente più felici ma stressati, impauriti, fragili e spesso in preda all’ansia.  Nostro compito di pediatri e anche di educatori della famiglia,  è cercare di restituire ai genitori la vera dimensione di crescita del bambino e della loro infanzia.

 

http://www3.lastampa.it/mamme/articolo/lstp/469465/

http://www.corriere.it/cronache/12_maggio_03/stoccarda-scuola-bambini-stressati-tortora_7754fbbc-950d-11e1-ad93-f55072257a20.shtml