Editoriali

Bimbo che mangiaLa maggior parte di noi Pediatri di Famiglia ha un’esperienza lavorativa oramai ultradecennale e proviene quindi da un’impostazione dell’alimentazione che seguiva principi piuttosto rigidi, indicava fabbisogni diversi da quanto oggi definito dai LARN, proponeva un’estrema prudenza nel timing di introduzione dei cibi.
Oggi più correttamente dovremmo parlare di Alimentazione Complementare, anche perché il termine “svezzamento” assume una valenza negativa, come se ci si dovesse distaccare dal latte; complementare appunto perché aggiuntiva e non completamente sostitutiva all’allattamento.

Molto si è discusso e si discute sulla quantità di proteine, sul timing di introduzione degli alimenti e soprattutto sulle modalità di introduzione dell’alimentazione complementare. Queste incertezze sono dovute anche alla difficoltà di avere dati univoci dalle ricerche che studiano gli effetti dell’alimentazione sul benessere psico-fisico del bambino e poi dell’adulto che diverrà: sono studi complessi, nei quali incidono molte variabili (oltre le abitudini alimentari) e che danno risultati dopo svariati anni di osservazione.

Recentemente vi segnaliamo due contributi, che potrete trovare nel nostro sito nella sezione documenti: La Position Paper 2017 dell’ESPGHAN e la posizione dell’ACP.

Inoltre attualmente alla tradizionale metodica dello svezzamento con schemi predefiniti, si contrappongono (o forse meglio, si affiancano) l’Alimentazione Complementare Responsiva ovvero quello che è noto come “autosvezzamento”, ma anche il Baby Led Weaning nel quale vengono offerti al lattante pezzi di cibo intero di forma e dimensioni tali da poter essere afferrati e mangiati autonomamente e il Baby Led Introduction to Solids, simile al precedente ma con una preventiva selezione della qualità dei cibi fatta dai genitori.

Nei prossimi mesi stimoleremo varie riflessioni su questo argomento ed abbiamo iniziato proponendovi una Instant Survey alla quale avete risposto in molti; potete vedere i risultati commentati nella pagina del sito dedicata alle ricerche.
Ci servono alcuni chiarimenti rispetto alle risposte che avete dato: chiediamo pertanto a chi aveva partecipato alla survey di rispondere ad ulteriori tre domande clikkando qui.