Editoriali

SICuPP dice no ai risparmi sulla salute dei bambini!!

Giorni di grande preoccupazione ed amarezza per la Pediatria italiana, per i Bambini, i Ragazzi e le loro Famiglie.
Il 24 gennaio 2012 è stata presentata la proposta delle Regioni per il Patto per la Salute 2013-2015  che propone di assegnare ai PLS unicamente i bambini da 0 a 6 anni e di trasferire gli assistiti al compimento del settimo anno ai MMG. Quindi finita la scuola materna, comprato lo zaino per la scuola si passa al Medico dell’adulto.

Questa rappresenterebbe la soluzione per  la carenza di pediatri e per raggiungere un ipotetico risparmio di cui non viene specificata l’entità. Insomma con un breve comma, davvero poche righe, il Patto delle salute decide di sgretolare aspetti fondamentali per noi Pediatri, aspetti che da anni abbiamo sostenuto e promosso. Come Società Scientifica dei Pediatri di Famiglia non possiamo non esprimere il nostro dissenso di fronte a queste proposte e riproporre alcuni spunti di riflessione su cui lavorare. Leggi tutto.

Anche le maggiori Associazioni Pediatriche Europee si sono unite alla protesta della Pediatria Italiana e hanno inviato al Ministro Balduzzi una lettera a difesa del neonato,del bambino, dell’adolescente... Leggi

Concludiamo con  il commento del Tribunale  per i diritti del malato che riassume  bene il punto di vista  delle famiglie e di noi  Pediatri SICuPP.
"Dirottare i piccoli pazienti al medico di medicina generale sarebbe un grave errore, afferma Francesca Moccia, coordinatrice nazionale del Tribunale per i diritti del malato. A rimetterci sarebbero i bimbi e le loro famiglie, che si vedrebbero privati di una assistenza così preziosa e sicuramente a farne le spese sarebbe lo stesso Servizio Sanitario nazionale con l'intasamento dei Pronto Soccorso e il ricorso sempre più massiccio ai pediatri a pagamento". Un'ipotesi, quella avanzata dalle Regioni, "che non ci piace. Al contrario - conclude Moccia - chiediamo di rafforzare l'assistenza pediatrica, che è un pilastro delle cure territoriali, favorendo la messa in rete con gli altri attori della assistenza territoriale e aumentando i posti a disposizione nell'area specialistica della pediatria".