Ripensare alla disabiltà
Si parla molto di disabilità e vorremmo proporre, sul nostro sito, una riflessione su questo argomento ripensando alla disabilità non solo come un’area caratterizzata da problemi di salute ed assistenza che richiedono interventi multidisciplinari di tipo medico, sociale, psicologico con una stretta integrazione tra strutture ospedaliere, universitarie e territoriali, ma anche come una condizione di salute in un ambiente sfavorevole. Questo vuol dire pensare a persone che hanno diritto a ricevere protezione, accesso alle cure, all’istruzione e ai vari servizi e contribuire a progettare un ambiente senza barriere in cui i loro diritti siano rispettati.
Essere attenti quindi all'assistenza, non solo come attività diagnostica, terapeutica, riabilitativa e di cura ma anche come advocacy, come promozione di diritti non ancora realizzati e di proposte operative per soddisfare bisogni inevasi, soprattutto nelle strutture sociali, scolastiche e ludico-ricreative.
Solo in questo modo la cronicità e disabilità servirà a definire soprattutto un'area di grandi bisogni, non sempre espressi, che noi tutti abbiamo il dovere di ricercare ed appagare, in un divenire continuo unicamente rivolto a migliorare la qualità di vita.
Ci guiderà in questa riflessione il collega Giuseppe Ragnatela che con grande sensibilità ha raccolto storie pubblicate su alcuni quotidiani, che testimoniano sia i risultati raggiunti sia le difficoltà incontrate in questa battaglia per l’integrazione.