Editoriali

La scomparsa del Professore Giuseppe Roberto Burgio lascia un vuoto profondo nel mondo della pediatria. Scompare infatti un uomo che ha saputo unire  una  grande conoscenza tecnico-scientifica ad una profonda umanità,  e che è stato un anticipatore  nei più svariati campi della pediatria.
Formatosi a Palermo alla scuola di Michele Gerbasi  si è poi trasferito a Perugia e infine a Pavia dove ha approfondito tra gli altri il campo della immunoematologia. Ma più che dei meriti scientifici vorremmo ricordarlo per la sua particolare lungimiranza  nell’identificare i bisogni di salute del bambino nella sua globalità.
Si è infatti mosso da pioniere, quasi  anticipando la dichiarazione dei diritti del fanciullo di New York, ed ha considerato il bambino, ogni bambino, nella sua interezza indicando ai pediatri la strada da percorrere per rispondere ai vari bisogni dell’infanzia. Si è quindi occupato di comunicazione, avendo ben chiaro che la relazionalità è parte integrante della professione medica e della pediatria in maniera particolare. Ha sposato la causa dell’adolescentologia rivendicando la competenza pediatrica per questa particolare fascia di età fino a pochi anni prima considerata terra di nessuno. Si è avventurato in campi etici e bioetici affrontando tematiche delicate sulla proporzionalità delle cure, sul grande prematuro , sulle cure palliative……..e tanto altro.
Sapeva guardare lontano  ed è stato uno dei piu accesi fautori della pediatria di famiglia, ritenendo  che il pediatra e il pediatra del territorio in particolare avesse il ruolo di “antenna sociale” e come tale doveva essere pronto e attento ad intercettare le problematiche di salute globale di ogni singolo bambino, assumendo appunto il ruolo del child advocat, l’avvocato del bambino, colui che ha il compito di dare voce ai piccoli e ai loro  bisogni anche se inespressi.
Lascia un patrimonio di pubblicazioni scientifiche e certamente  con lui si spegne la voce di un Maestro, nella più nobile accezione del termine.
A quanti hanno avuto il privilegio di conoscerlo personalmente  mancherà il suo tratto gentile, affettuoso  e umile, umile come solo i grandi uomini sanno essere.

Il Direttivo SICuPP