Articoli scientifici

Negli ultimi anni, le abitudini nell’utilizzo degli smartphone in età pediatrica in ambito europeo sta andando incontro ad alcuni cambiamenti significativi.

Ad oggi gli effetti negativi di tali dispositivi, sia dal punto di vista fisico che psicologico, sono ormai noti. Per questo motivo, l’OMS ha elaborato delle raccomandazioni che indicano sia la durata, sia la modalità con cui rapportarsi con i vari device, e in particolare sconsigliano l’esposizione agli schermi per i minori di 2 anni e la limitano a un'ora al giorno tra i 2 e i 4 anni.
Tuttavia queste indicazioni, secondo diversi lavori, sono state per anni spesso ignorate per vari motivi.
Dal 2018, però, diverse nazioni hanno iniziato ad introdurre restrizioni sugli smartphone in ambito scolastico e non solo. In Francia è stato vietato l’utilizzo degli smartphone nei locali scolastici; alcune scuole d’élite nel Regno Unito hanno vietato gli smartphone nelle proprie aule già da alcuni anni.
La decisione di applicare tali raccomandazioni è tuttavia spesso lasciata alle singole scuole, poiché non esistono ancora leggi universalmente dedicate in merito.
Oltre a rendere le scuole libere dagli smartphone, in vari paesi i genitori stanno adottando iniziative volontarie per ridurne l’utilizzo nella vita di tutti i giorni.
In Spagna, nel dicembre 2021, i genitori della provincia basca di Gipuzkoa hanno lanciato un’iniziativa comunitaria per regolamentare l'uso degli smartphone tra i bambini, con l’obiettivo di ritardare l’età di introduzione di tali devices e di sensibilizzare sugli effetti negativi.
Nel giugno 2023, l'Irlanda, la città di Greystones è diventata uno dei primi paesi a proporre un divieto volontario sugli smartphone per i bambini della scuola primaria.
Nei mesi successivi, iniziative simili sono nate a Barcellona e nella contea di Suffolk (UK), dove i genitori si sono organizzati mediante gruppi WhatsApp e hanno avviato un movimento per limitare l'uso degli smartphone tra gli adolescenti e per far firmare ai genitori un documento in cui si impegnano a limitare l’acquisto degli smartphone per i figli fino con età inferiore a 16 anni.
St Albans (Regno Unito) ha dichiarato l’intenzione di diventare la prima città britannica “libera da smartphone” per i minori di 14 anni.

Questi cambiamenti riflettono una crescente consapevolezza riguardo agli effetti negativi degli smartphone, paragonabile a quella che negli anni passati si è creata nei confronti dei pericoli del tabacco circa 50 anni dopo le prime raccomandazioni. Non è impensabile immaginare quindi che i genitori e i vari ambiti  della società possano raggiungere lo stesso obbiettivo, questa volta nei confronti dei vari devices elettronic. Proprio come il tabacco ha perso terreno, c’è speranza che gli smartphone seguano lo stesso destino entro il 2050, diventando solamente uno strumento da usare in maniera consapevole e non una pura estensione dei nostri corpi.

Un breve commento

Anche in Italia il dibattito sull’utilizzo del digitale è molto attuale, numerose le iniziative di confronto per trovare modalità e strumenti per un utilizzo consapevole e adeguato del digitale.

A livello legislativo una indicazione molto importante deriva dalle recenti  Disposizioni MIM (Ministero Istruzione e Merito – già MIUR) del 11.7.2024 su uso dello smartphone a scuola e sul registro elettronico che riportiamo di seguito:

NOVITÀ SULL'UTILIZZO DEGLI SMARTPHONE

Alla luce di recenti studi internazionali che hanno evidenziato un legame negativo tra l'uso eccessivo degli smartphone in classe (anche per scopi educativi o didattici) e aspetti come:

il rendimento scolastico;

lo sviluppo cognitivo naturale, poiché l’uso continuativo di questi dispositivi provoca perdita di concentrazione, memoria e capacità dialettica,

il MIM stabilisce il divieto assoluto di utilizzo degli smartphone in classe per tutti gli alunni, dalla scuola dell'infanzia fino alla scuola secondaria di primo grado, anche per finalità educative e didattiche.

Al contrario, altri dispositivi, come computer e tablet, potranno essere impiegati a fini didattici, ma solo sotto la supervisione diretta dei docenti. Viene inoltre confermata la promozione della didattica digitale e l'impegno a educare gli studenti a un uso corretto ed equilibrato delle nuove tecnologie, in linea con le indicazioni del framework europeo DigComp 2.2.

Infine tra le tante iniziative in Italia ne ricordiamo due  in cui SICuPP è stata coinvolta:

Mirko Gambino, Carola Pienzi, Marina Picca

 

Smartphone-free European children: goal 2050

Laura Jovell , et al.

Pediatric Research; https://doi.org/10.1038/s41390-024-03700-8

https://www.nature.com/articles/s41390-024-03700-8