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Il Ministero della Salute brasiliano ha confermato due decessi dovuti alla febbre Oropouche, un'infezione virale tropicale trasmessa da moscerini e zanzare, scoperta per la prima volta nel 1955 presso il laboratorio regionale di Trinidad a Trinidad e Tobago. Nel 2023 erano stati confermati 832 casi, mentre nel 2024 sono già 7.236 i casi in 16 stati, con un aumento del 770,19%.

Secondo la segreteria della salute dello stato di Bahia, il primo morto, un giovane di 24 anni, è stato registrato il 17 giugno a Valença. Un secondo decesso, quello di una donna, è avvenuto il 22 luglio. Entrambi i pazienti presentavano sintomi quali febbre, mal di testa, dolore retro-orbitale, mialgia, nausea, vomito, diarrea, dolore agli arti inferiori e debolezza, che si sono evoluti in segni più gravi come macchie rosse e viola sul corpo, sanguinamento, sonnolenza, vomito con ipotensione, gravi emorragie e un brusco calo dell'emoglobina e delle piastrine nel sangue. Inoltre, il ministero della Salute sta indagando su un'altra morte sospetta per febbre Oropouche nello stato di Santa Catarina.

Nel 2023, il ministero ha messo a disposizione la diagnostica alla rete nazionale dei laboratori centrali di sanità pubblica per individuare i casi di malattia, che inizialmente si erano concentrati nel Nord, ma che successivamente sono stati identificati anche in altre regioni del Paese. L'Organizzazione Panamericana della Sanità (Paho) ha evidenziato l'aumento dei casi soprattutto nei comuni di Amazonas, Acre e Roraima, che confinano con Bolivia, Colombia, Perù e Venezuela. Lo scorso 19 luglio, la Paho ha emesso un allarme epidemiologico sull'identificazione di possibili casi di trasmissione del virus dalla madre al bambino durante la gravidanza, come nel caso di una donna incinta a Pernambuco, il cui feto è morto dopo la conferma dell'infezione.

L'OMS raccomanda che la febbre Oropouche sia inclusa nella diagnosi differenziale clinica per altre comuni infezioni arbovirali febbrili ( chikungunya , dengue , febbre gialla , Zika )

La febbre Oropouche potrebbe avere effetti negativi sulla gravidanza. È l'ipotesi su cui sta lavorando la Pan American Health Organization (Paho) dell'Oms, che ha pubblicato un alert epidemiologico in cui segnala due possibili casi di trasmissione del virus da madre a feto durante gravidanza.

Dopo il primo caso italiano recentemente diagnosticato in Veneto di febbre Oropouche in un uomo di 45 anni, con una recente storia di viaggi nella regione tropicale caraibica, altri 3 casi si sono rapidamente susseguiti, tutti di importazione da Paesi del Sud-America.

Anche se i moscerini responsabili della trasmissione non sono presenti in Italia,  vista la facilità di estensione delle zone colpite, i cambiamenti climatici, i viaggi e gli scambi commerciali, è possibile che intanto altri casi siano diagnosticati, sperando che la situazione non dilaghi.

 

Giovanni Vitali Rosati