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La respirazione disturbata dal sonno (SDB), che comprende uno spettro di disturbi che vanno dal russare abituale a frequenti episodi di respirazione ostruttiva durante il sonno, colpisce dal 6% al 17% dei bambini. Anche in questo caso notiamo una prevalenza più elevata tra i bambini provenienti da contesti razziali minoritari o a basso reddito. Sappiamo bene come una SDB non trattata possa portare a problemi di comportamento, sonnolenza diurna, compromissione della crescita, dello sviluppo neurologico e della qualità della vita e a un aumento della prevalenza di malattie cardiovascolari e metaboliche.  L'ipertrofia adenotonsillare è il fattore di rischio più riconosciuto per la SDB pediatrica. Di conseguenza, l'adenotonsillectomia è il trattamento di prima linea per la SDB in bambini altrimenti sani.

Grazie all’applicazione di specifiche linee guida, il numero degli interventi si è in Italia gradualmente ridotto, attestandosi su circa 50.000 interventi all’anno. Ma questo dato non è omogeneo nelle varie nazioni: in Scozia siamo a valori poco superiori a quelli italiani pur con una popolazione nettamente inferiore, in Spagna  nel periodo 2003-2015 i tassi standardizzati di adeno-tonsillectomia sono aumentati di 5,7 punti/10.000 abitanti. Degli oltre 560.000 interventi di tonsillectomia eseguiti negli Stati Uniti nel 2019, la maggior parte sono stati eseguiti per respirazione ostruttiva utilizzando le categorie diagnostiche di ipertrofia adenotonsillare (79%) e apnea ostruttiva del sonno (OSA).

I pochi studi clinici randomizzati, come il CHAT, non hanno preso in considerazione bambini di età inferiore a 5/6 anni, e si sono concentrati sulle OSA e non sui bambini che hanno un russamento abituale senza eventi ostruttivi frequenti (SDB lieve). Questo studio clinico randomizzato ha l’obiettivo di valutare l'adenotonsillectomia precoce rispetto all'attesa e alle cure di supporto sugli esiti del neurosviluppo, comportamentali, sanitari e polisonnografici nei bambini con SDB lieve.

Sono stati arruolati 459 bambini di età compresa tra 3 e 12,9 anni con russamento e un indice di apnea-ipopnea ostruttiva (AHI) inferiore a 3, arruolati in 7 centri del sonno accademici statunitensi e seguiti per 12 mesi, randomizzati 1:1 all'adenotonsillectomia precoce (n = 231) o alla vigile attesa (n = 228).

I 2 risultati primari erano le variazioni dal basale a 12 mesi del punteggio di un test relativo alla funzione esecutiva, e di un test computerizzato di attenzione, che riflette la probabilità di risposta a stimoli target e non target. Ventidue risultati secondari includevano cambiamenti a 12 mesi in termini di sviluppo neurologico, comportamento, qualità della vita, sonno e salute.

Al compimento dei dodici mesi di osservazione non sono state evidenziate differenze statisticamente significative nel cambiamento rispetto al basale tra i due gruppi nella funzione esecutiva o nell'attenzione. I problemi comportamentali, la sonnolenza, i sintomi e la qualità della vita sono migliorati maggiormente con l'adenotonsillectomia rispetto alla vigile attesa. L'adenotonsillectomia è stata associata a un maggiore declino a 12 mesi dei livelli percentili di pressione arteriosa sistolica e diastolica e a una minore progressione della pressione arteriosa. In sei bambini (2,7%) si sono verificati eventi avversi gravi associati all'intervento.

In conclusione l'adenotonsillectomia, rispetto alla vigile attesa, nei bambini con SDB lieve non ha migliorato significativamente la funzione esecutiva o l'attenzione a 12 mesi. Tuttavia, i bambini sottoposti ad adenotonsillectomia hanno registrato un miglioramento degli esiti secondari, tra cui il comportamento, i sintomi e la qualità di vita e una riduzione della pressione sanguigna, al follow-up di 12 mesi.

Pier Luigi Tucci

 

Adenotonsillectomy for Snoring and Mild Sleep Apnea in ChildrenA Randomized Clinical Trial

Susan Redline, et al.

https://doi.org/10.1001/jama.2023.22114