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La prevalenza e la causa del sintomo "iposmia" sono state poco studiate nell'infanzia e nell'adolescenza. Nel contesto dell'attuale pandemia di Covid-19, il sintomo dell'iposmia è stato al centro dell'attenzione, perché era un sintomo precoce dell'infezione da SARS-CoV-2 . Soprattutto nei pazienti più giovani e colpiti in modo lieve  questo sintomo sembrava spesso presentarsi con una bassa gravità e come uno dei pochi sintomi della malattia. Pertanto, il sintomo della compromissione olfattiva, in precedenza spesso trascurato, ha guadagnato nuova attenzione, anche poiché i disturbi olfattivi possono rappresentare una limitazione importante nella vita quotidiana, anche per i bambini, e possono influire in modo significativo sulla qualità della vita. L’olfatto, ad esempio  è un prerequisito per riconoscere le situazioni di pericolo o per mangiare sano, e la sua diminuzione comporta una maggiore frequenza di intossicazioni alimentari e il mancato riconoscimento di situazioni di pericolo come gli incendi.

Tra le cause che possono portare a disfunzioni olfattive nei bambini ci sono da un lato i danni diretti alle cellule olfattive per una grave lesione cerebrale traumatica, o per infezioni virali, dall’altro l malattie che possono  causare un'alterazione del flusso dinamico dell'aria a causa dell'ostruzione, quali la fibrosi cistica, i polipi nasali o l'ipertrofia adenoidea.

L'esame dell'olfatto è particolarmente impegnativo nei bambini. In passato, l'esame si basava spesso su test olfattivi progettati per gli adulti, Con l'Universal Sniff Test ("U-Sniff Test"), nel 2018 è stato creato e convalidato per la prima volta un test olfattivo adatto ai bambini in età scolare, con una sua successiva estensione 2020 [27].  Consiste nel presentare 12 bastoncini olfattivi con odori noti ai bambini e chiedere loro di identificare il profumo utilizzando un pannello a quattro campi con diverse immagini di odori. In base alle risposte corrette, è possibile ottenere un punteggio massimo di 12 punti. Grazie al carattere ludico, è possibile testare sufficientemente l'olfatto. La validazione del test è stata eseguita con bambini affetti da anosmia congenita. Questo test non è stato utilizzato per distinguere tra iposmia e normosmia. Pertanto in questa ricerca sono stati studiati i bambini con adenoidi ingrossate per quanto riguarda l'iposmia, la sua correlazione con le dimensioni delle adenoidi e la sensibilità dei questionari nel predire la compromissione olfattiva.

L'olfatto è stato valutato mediante "U-Sniff Test" (punteggio 0-12; <8 iposmia) in 41 bambini (5-18 anni) con iperplasia adenoidea e confrontato con 196 bambini senza alcuna affezione respiratoria (controllo) dopo l'esclusione di una precedente infezione da SARS- Cov2. I disturbi otorinolaringoiatrici sono stati raccolti utilizzando un questionario autoprogettato. Sono stati inclusi anche 13 bambini in un esame di follow-up per confrontare le prestazioni preoperatorie nel "U-Sniff Test" con i risultati post-operatori dopo l'adenoidectomia.

L'iposmia grave era presente nel 36,6% dei bambini con iperplasia adenoidea rispetto al 3,1% del gruppo di controllo. I bambini con adenoidi hanno ottenuto un punteggio significativamente maggiore tra 8 e 10 punti (58,5%) rispetto al controllo (31,6%; p < 0,01). Le dimensioni delle adenoidi e le prestazioni olfattive sono correlate in modo significativo. L'iposmia nel gruppo degli adenoidi è caratterizzata prevalentemente dalla perdita degli odori di banana, burro e rosa. Nessuno dei bambini con iposmia o dei genitori ha riferito un'alterazione delle prestazioni olfattive. Postoperatoriamente, la funzione olfattiva è migliorata significativamente nell'85% dei casi.

I questionari sono insufficienti per rilevare l'iposmia in questa coorte. Al contrario, l'"U-Sniff Test" rileva anche prestazioni olfattive ridotte senza raggiungere il valore di cut-off, che rappresenta la maggior parte dei risultati del test nel gruppo adenoide. Pertanto gli AA raccomandano di includere la classificazione di iposmia moderata (8-10 punti) in questa e in altre popolazioni di studi similari.

Pier Luigi Tucci

 

Olfactory disorders in childhood: A comparative study of olfaction in children with adenoid hyperplasia versus a control group and the postoperative effects of adenoidectomy with respect to olfactory ability

  1. Lukasik, et al.

https://doi.org/10.1016/j.ijporl.2023.111735