Le malattie infiammatorie intestinali (IBD), compresi i sottotipi della malattia di Crohn (CD) e della colite ulcerosa (UC), sono in aumento a livello globale. Il loro emergere in Occidente agli inizi del 1900, e nei paesi recentemente industrializzati tra la fine degli anni 1900 e gli anni 2000, è avvenuta parallelamente all’urbanizzazione e alla perdita dell’ambiente naturale.

Alcuni studi epidemiologici hanno riportato un effetto protettivo dello spazio verde contro le IBD, mentre il clustering della malattia di Crohn (CD) è stato riportato nelle aree agricole in un’analisi ecologica. Poiché nessuno studio ha valutato sistematicamente l’impatto delle esposizioni ambientali durante i primi anni di vita sul rischio di IBD, gli AA hanno condotto uno studio di coorte basato sulla popolazione danese per comprendere il ruolo delle esposizioni ambientali nei primi anni di vita sul rischio di IBD, utilizzando registri, mappe e inventari danesi incrociati per accertare l’impatto dell’uso dei terreni agricoli, della biodiversità, degli spazi verdi, spazio urbano, spazio blu e differenza normalizzata dell'indice di vegetazione durante la gravidanza e i primi due anni di vita sul rischio di IBD, malattia di Crohn (CD) e colite ulcerosa (UC).

Dei 1.438.487 individui inclusi nello studio e seguiti dall'età di 2 anni fino a un'età mediana di 14 (8-20) anni, a 3.768 individui è stata diagnosticata una malattia infiammatoria intestinale.

Se infatti l’ipotesi della biodiversità suggerisce che l’esposizione agli ambienti naturali arricchisca il microbioma umano, sostenga la salute immunitaria e mitighi le malattie infiammatorie, il rapido declino dell’ambiente naturale dovuto alla crisi climatica e ad altri fattori spinge a cercare di  comprendere il ruolo delle esposizioni ambientali naturali nella salute e nelle malattie, e questo, come sappiamo bene noi pediatri, è importante nella finestra critica dei primissimi anni di vita del bambino, perché le esposizioni durante questo periodo svolgono un ruolo chiave nel modulare la salute e la malattia più avanti nella vita.

Gli AA hanno scoperto che una maggiore esposizione all’uso del territorio agricolo era associata a un aumento del rischio di malattia di Crohn, mentre l’esposizione a una maggiore biodiversità e allo spazio verde era protettiva contro la malattia di Crohn. Non è stato riscontrato alcun impatto chiaro delle esposizioni ambientali nei primi anni di vita sul rischio di colite ulcerosa.

Lo studio non è stato in grado di distinguere tra l’impatto delle variabili della prima infanzia sulle IBD ad esordio pediatrico e su quello in età adulta, data la durata relativamente breve del follow-up. Lo spazio verde e la biodiversità possono avere un effetto causale diretto sulle IBD o un effetto indiretto attraverso la dieta, lo stress, l’attività fisica, l’inquinamento o altri meccanismi

Anche se questo ampio studio ha alcuni limiti, il più importante dei quali è che la distribuzione delle esposizioni ambientali potrebbe non essere rappresentativa di altre popolazioni (la Danimarca è tra i paesi più intensivamente coltivati ​​e con pratiche agricole altamente industrializzate, ha una biodiversità inferiore rispetto ad altri paesi europei e relativamente pochi individui vivevano in aree ad alta biodiversità), questi dati supportano l’impatto dei fattori ambientali nella prima infanzia sul rischio di IBD, con implicazioni sulla prevenzione. Questi risultati sono coerenti con le osservazioni di un aumento dell’IBD in parallelo con la globalizzazione, del loro aumento  nei paesi recentemente industrializzati e di una maggiore incidenza dell’IBD tra gli immigrati in Europa e Nord America, rispetto a quella del paese di emigrazione.

Considerando il rapido e allarmante declino dell’ambiente naturale a livello globale, in particolare nelle comunità e nelle regioni svantaggiate, questi dati sottolineano l’urgente necessità di dare priorità alla salute ambientale e alla giustizia ambientale. 

Pier Luigi Tucci

 

Association between early life exposure to agriculture, biodiversity, and green space and risk of inflammatory bowel disease: a population-based cohort study

Manasi Agrawal, et al.

https://doi.org/10.1016/j.eclinm.2024.102514